Michela Murgia ci ha lasciato il 10 agosto 2023, ma la sua voce è un lascito prezioso, che continua a risuonare. Nel corso della sua carriera di scrittrice e attivista è stata presente nei programmi Rai con numerosi interventi. Dalla pubblicazione del suo primo libro, "Il mondo deve sapere", del 2006, la sua voce si è fatta discorso pubblico, utilizzando per farsi sentire ogni canale possibile, dal blog con cui tutto è iniziato, alla letteratura, ai social, alla radio e alla televisione. Per restituire una parte di questo impegno e riascoltare le sue parole, abbiamo raccolto e selezionato dagli archivi Rai molti dei suoi interventi, numerose interviste e persino racconti, proposti come letture ad alta voce, come "Anna della pioggia" un lungo racconto letto dalla stessa Michela Murgia, nel 2009 nella rubrica di "Fahrenheit", "Storyville" (Radio3). Nelle sue parole riascoltiamo il racconto della sua vita, la Sardegna, l'infanzia difficile, le numerose esperienze lavorative, ma soprattutto l'instancabile impegno di attivista con i suoi temi principali, le parole chiave, la decostruzione dell'immaginario, politico e di genere. Ideazione, selezione, editing: Edoardo De Falchi Direzione artistica: Andrea Borgnino Un ringraziamento a Marilena Pontrandolfi per i consigli di lettura
Voci di Michela Murgia
Michela Murgia ci ha lasciato il 10 agosto 2023, ma la sua voce è un lascito prezioso, che continua a risuonare. Nel corso della sua carriera di scrittrice e attivista è stata presente nei programmi Rai con numerosi interventi. Dalla pubblicazione del suo primo libro, "Il mondo deve sapere", del 2006, la sua voce si è fatta discorso pubblico, utilizzando per farsi sentire ogni canale possibile, dal blog con cui tutto è iniziato, alla letteratura, ai social, alla radio e alla televisione. Per restituire una parte di questo impegno e riascoltare le sue parole, abbiamo raccolto e selezionato dagli archivi Rai molti dei suoi interventi, numerose interviste e persino racconti, proposti come letture ad alta voce, come "Anna della pioggia" un lungo racconto letto dalla stessa Michela Murgia, nel 2009 nella rubrica di "Fahrenheit", "Storyville" (Radio3). Nelle sue parole riascoltiamo il racconto della sua vita, la Sardegna, l'infanzia difficile, le numerose esperienze lavorative, ma soprattutto l'instancabile impegno di attivista con i suoi temi principali, le parole chiave, la decostruzione dell'immaginario, politico e di genere. Ideazione, selezione, editing: Edoardo De Falchi Direzione artistica: Andrea Borgnino Un ringraziamento a Marilena Pontrandolfi per i consigli di lettura
Episodi
Lista episodi
10 Ago 2024
1. Infanzia, Sardegna
Michela Murgia racconta la sua infanzia a Cabras, il suo rapporto con la Sardegna e la lingua sarda. Ogni lingua ha dietro un mondo. Ogni domanda può avere risposte diverse, se si pensa in italiano o in sardo. Ma utilizzare la lingua del cuore ha un'intensità diversa. Cabras era un luogo di vacanze, in cui i bambini, i compagni di giochi, cambiavano sempre, ma erano lasciati molto liberi. L'estate è come un "terzo paesaggio", un tempo di ozio e libertà. Michela Murgia racconta in breve la sua famiglia, il padre tornitore e poi fattorino, la madre, artigiana che poi apre un ristorante, i racconti della nonna. Ricorda l'incontro con figure significative che hanno investito sulla sua potenzialità di narratrice, come Danilo Dolci che lesse un suo tema di tredicenne. Una coppa vinta a scuola con un tema. Il maschilismo della famiglia in cui è nata determina la sua ribellione. Le scorribande infantili finiscono con il nuovo dovere di rientro, diversificato in quanto femmina. La scrittura è una forma di difesa. Il fratello diventerà cuoco, come voleva il padre. L'adolescenza scorre in solitudine. Solo in parrocchia, grazie a un viceparroco, incontra la socialità e gli amici di allora hanno una particolare importanza. A 18 anni avviene il passaggio a "fil de anima" presso gli zii, con cui vive per altri 18 anni. Michela Murgia discute di co-genitorialità con Marzullo. Come figlia d'anima, si converte e inizia a studiare teologia. Inizia a fare anche diversi lavori, dalla pizzeria all'insegnante di religione, un lavoro durato 6 anni, che interrompe dopo esser stata ripresa per aver raccomandato un libro considerato eretico, "L'ultima tentazione di Cristo", di Nikos Kazantzakis. Anni dopo, nella sua rubrica a "Quante storie", Michela Murgia 'recensisce' il libro. Dopo aver lavorato in una finanziaria, svolge altri lavori, tra cui il più pericoloso e buffo è la consegna di cartelle esattoriali.
30 min
10 Ago 2024
2. Il mondo deve sapere
Michela Murgia inizia a lavorare in un Call Center, dopo un'offerta telefonica di lavoro. Già durante il colloquio si rende conto che non le stanno offrendo un lavoro, ma la stanno profilando economicamente. Subito sente il bisogno di raccontare quella situazione e apre un blog, raccontando il "lavoro a obiettivi", il doppio lavoro non pagato delle telefoniste, le sanzioni e le auto-umiliazioni dei venditori, gli incontri motivazionali di gruppo, con i balletti e il maxischermo da karaoke, l'inno della multinazionale, i viaggi-premio aziendali, ma soprattutto le manipolazioni psicologiche. Se da un lato gli obiettivi dell'azienda devono diventare quelli del lavoratore, dall'altro questi vengono quantificati e identificati con gli obiettivi economici personali del lavoratore. Se non raggiungi gli obiettivi prefissati, non riesci a pagare la retta dell'asilo di tuo figlio: quindi non sei solo un cattivo lavoratore, ma diventi anche un cattivo genitore. La confusione introdotta tra il linguaggio del lavoro e quello degli affetti fa parte di una manipolazione che crea una pressione violenta, a volte perfino insostenibile. Solo dopo la pubblicazione del libro, Michela Murgia si rende conto della portata nazionale del problema. Prima di accettare una proposta editoriale, parla con vari avvocati, decidendo alla fine di correre il rischio: non può vergognarsi di raccontare quello che loro non si vergognano di fare. Il blog quindi diventa un libro, a sua volta il libro diventa un film, tutto nell'arco di quattro mesi. Michela Murgia si trasferisce a Roma e inizia a lavorare come portiere notturno.
29 min
10 Ago 2024
3. Accabadora
Da portiere notturno al Premio Campiello, Michela Murgia arriva scrivendo di Sardegna, scegliendo di attingere a quel pozzo, a quella lingua, a quel mondo. Il romanzo "Accabadora" nasce dal desiderio di raccontare la filiazione d'anima, l'adozione elettiva, in un momento in cui il dibattito pubblico si sta concentrando sul tema della famiglia. L'accabadora è una figura leggendaria e inquietante, che viene dalla tradizione orale: una donna in grado di intervenire in determinati casi, per dare la fine. L'accabadora del libro però è soprattutto una madre spirituale o 'di anima', oltre che un'ultima madre, che recide il cordone ombelicale della vita. Nel racconto si mettono a confronto risposte antiche e domande nuove. La parte torinese nel libro, la partenza simbolica della protagonista dalla Sardegna, si attua anche con un cambio di registro linguistico. Il sardo predilige i giri di parole, le similitudini. Michela Murgia parla della scrittura e del suo tempo notturno, del rapporto tra scrittura e indignazione, rabbia, della scrittura come arma. Accabadora diventa Libro del mese a "Fahrenheit". Tempo dopo vince il premio Mondello; durante questa premiazione viene annunciata la sua candidatura al premio Campiello. Vincerà anche questo.
31 min
10 Ago 2024
4. Ave Mary, le nebbie di Avalon, Grazia Deledda
Anche l'immaginario religioso è una trama che ci condiziona. In questa storia il modello femminile a cui adeguarsi è Maria. Con "Ave Mary", Michela Murgia cerca di raccontare diversamente la figura di Maria. Nel libro successivo, "L'incontro", racconta invece di una tradizionale processione sarda, in cui si rievoca l'incontro, dopo la resurrezione, tra Gesù e Maria. Questo incontro si sovrappone allo scontro tra due parrocchie vicine, che fanno due processioni contemporanee. Dalle narrazioni bibliche nasce anche la passione di Michela Murgia per il genere fantasy. Il libro che le cambiò la vita è "Le nebbie di Avalon". Michela Murgia racconta come, leggendo quel libro, è diventata femminista. Anni dopo, nella sua rubrica a "Quante storie", Michela Murgia lo recensisce: è la riscrittura del ciclo arturiano, dal punto di vista delle donne, Viviana, Morgana, Ginevra. Un'immaginaria revisione storica dell'eroismo, ma anche dei valori europei. L'autrice, Marion Zimmer Bradley, oltre ad essere stata scrittrice e attivista femminista dei diritti, è stata anche 'glottoteta' cioè creatrice di nuove lingue inesistenti, come Tolkien. La lingua elfica, d'altra parte, è una lingua che parla anche Michela Murgia, come racconta a Chiara Valerio, nel programma "L'isola deserta". Da questa contro-narrazione fantasy nascerà il podcast e il libro "Morgane", con Chiara Tagliaferri.
40 min
10 Ago 2024
5. La paura, Xinran, Altre madri
Due importanti monologhi si possono riascoltare in questa puntata. Nel primo, Michela Murgia racconta come la paura sia uno dei luoghi più politici dell'immaginario. Ma il discorso politico che si basa sulle paure non vuole risolverle, perché appunto sono alla base del suo consenso. Tornando alla sua storia personale, ricorda la paura in rapporto al suo modo di vestirsi, nel contesto di Roma, rispetto a quello di Cabras. Racconta l'incontro con un laboratorio di "Drag King", incuriosita dallo slogan "Sperimenta il senso di sentirti sicura". Travestita da uomo, il suo compito era andare da sola in un posto dove normalmente avrebbe avuto paura di andare. Sceglie un sottopassaggio buio della stazione di Piramide, e prova l'effetto straniante di entrare in un mondo diverso, con il super potere dell'invisibilità. L'inganno culturale è parte del condizionamento che determina due paure opposte e uguali nelle donne: subire violenza come sparire agli occhi maschili. Michela Murgia ricorda le risposte a un sondaggio su TikTok, esaminando la difficoltà di comunicare queste paure agli uomini. Cosa succederebbe se la polarità si invertisse? Naomi Alderman immagina questa inversione in "Ragazze elettriche", ma non discute il sistema di potere. In una società in cui ci si fa paura a vicenda, non è strano che si stia male. Però c'è qualcuno che sta peggio: 130 donne all'anno muoiono per mano di uomini, spesso compagni o ex.
46 min
10 Ago 2024
6. Femminismo, queer, malattia, tempesta
La puntata si apre con un intervento alla Tv delle ragazze – Stati generali, in cui Michela Murgia racconta "Il viaggio dell'eroe", la trama su cui si basano tante fiabe, cartoni animati, la Bibbia, l'Iliade, Star Wars, Harry Potter... A forza di ascoltare questa storia ci convinciamo che l'eroe arriverà davvero, siamo incoraggiati a riconoscerlo perfino nel primo che passa. Come uscire da questi modelli? Si potrebbero pretendere delle storie in cui siano i gruppi creativi e la collaborazione a fare la differenza. È l'argomento di "Noi siamo tempesta", dedicato agli eroi collettivi, dagli autori di Wikipedia ai corridori greci protagonisti della battaglia delle Termopili. La decostruzione delle narrazioni e dei pregiudizi della società patriarcale, coniugata con il capitalismo liberista, continua ad essere al centro degli interventi, delle interviste, dei libri. In "Istruzioni per diventare fascisti" Michela Murgia cerca i 'marcatori' di un fenomeno e di una metodologia, per potersene difendere. Uno dei parametri è ancora una volta il modello patriarcale di famiglia. Il femminismo si è arricchito nel frattempo di concetti come l'intersezionalità, dalle ricerche sul sessismo dei paesi anglosassoni, più avanzati come rivelano altre parole, da Mansplaining a Queer.
43 min
10 Ago 2024
7. Anna della pioggia - 1 Parte
Diviso in tre puntate, possiamo riascoltare il lungo racconto, scritto e letto dalla stessa Michela Murgia, trasmesso nel 2009 nella rubrica di "Fahrenheit", Storyville (Radio3).
32 min
10 Ago 2024
8. Anna della pioggia - 2 Parte
Diviso in tre puntate, possiamo riascoltare il lungo racconto, scritto e letto dalla stessa Michela Murgia, trasmesso nel 2009 nella rubrica di "Fahrenheit", Storyville (Radio3).
29 min
10 Ago 2024
9. Anna della pioggia - 3 Parte
Diviso in tre puntate, possiamo riascoltare il lungo racconto, scritto e letto dalla stessa Michela Murgia, trasmesso nel 2009 nella rubrica di "Fahrenheit", Storyville (Radio3).