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Va tutto bene. Trent'anni senza Falcone e Borsellino -

Il vocio dei bambini ad una festa di comunione viene interrotto da un silenzio irreale. I 'grandi' – o almeno quelli che i bimbi vedono come tali – sono fermi in silenzio, davanti all'unico televisore presente in quella sala. Così inizia il racconto di Paolo Borrometi, giornalista modicano che quel 23 maggio del 1992, aveva soltanto 9 anni. L'attentato terroristico di stampo mafioso che mette fine alla vita del giudice Giovanni Falcone, di sua moglie e di tre agenti della scorta, seguito, a soli 57 giorni, dall'attentato in via d'Amelio a Palermo, dove a sacrificare la vita al servizio dello Stato è il giudice Paolo Borsellino, cambia e sconvolge per sempre la storia di molti individui e dell'intero Paese. L'Italia si riscopre diversa, conosceva già la violenza mafiosa, ma quei giorni perde definitivamente l'apparente 'innocenza', risvegliandosi dal sonno atavico che per qualcuno voleva dire 'poter convivere con le mafie'. Cosa è successo in questi 30 anni, chi ha ereditato i valori espressi dalla vita, dal lavoro, dal modo di essere di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino? Un racconto di quei giorni e di questi 3 decenni attraverso le voci di Angelo Corbo, poliziotto della scorta di Falcone, sopravvissuto alla strage di Capaci, di Chiara Contesini, magistrato livornese classe 1989, e di Salvatore Borsellino, fratello del giudice ucciso in via d'Amelio.

Lista episodi

20 Mag 2022

1. Il senso di colpa di un sopravvissuto

23 maggio 1992, alle ore 17, 56 minuti e 48 secondi, all'improvviso l'azzurro del bel tempo siciliano si trasforma in marrone, e la terra in un paesaggio lunare: è l'attentatuni voluto da cosa nostra. Angelo Corbo è uno dei sopravvissuti alla bomba, una colpa che sentirà addosso in tutti questi trent'anni.
38 min
20 Mag 2022

2. Il sogno di una toga sulle spalle

Donne e uomini all'epoca poco più che bambini, cresciuti nell'esempio dei grandi giudici, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Ragazze e ragazzi che cominciano da quel tragico 1992 a sognare di vestire un giorno una toga. Proprio come Chiara Contesini, oggi pubblico ministero a Pistoia.
33 min
24 Mag 2022

3. Paolo, mio fratello

"Palermo non mi piaceva, per questo imparai ad amarla". Era una delle frasi più care al dottor Borsellino ed è Salvatore a raccontare il fratello Paolo. Salvatore e Paolo, due uomini che hanno fatto scelte diverse che, da quel 19 luglio 1992, sono tornate ad intrecciarsi.
35 min