I teatri alla radio Speciale Gor’kij
Speciale Gor’kij
Gor'kij, il cui vero nome era Aleksei Maksimovic Peskov, ebbe un'infanzia povera e dolorosa. Orfano a dieci anni del padre e pochi anni dopo della nonna presso la quale era andato a vivere. Dopo aver tentato il suicidio quasi ventenne, intraprese un lungo viaggio a piedi attraverso l'impero russo e iniziò a lavorare come giornalista, firmandosi Gor'kij, cioè amaro, perché intenzionato a raccontare l'amara realtà che lo circonda, cosa che fece nei suoi capolavori, come "L'albergo dei poveri" e "I barbari". Le sue opere descrivono un'umanità popolata per lo più da disperati e alcolizzati. Considerato il padre del realismo socialista, Gor'kij strinse una intensa amicizia con Tolstoj e Cechov. Affetto da tubercolosi, trascorse alcuni degli ultimi anni della sua vita in Italia, a Capri e a Sorrento. Morì a Mosca nel 1936.