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Patria e Libertà - Vite di donne e uomini antifascisti -

Il sabato dalle 13.30 alle 13.45

Un inventario di storie intrecciato a documenti, diari, lettere e materiali di repertorio. Un archivio sonoro delle biografie di uomini e donne che fin dal principio del ventennio hanno alimentato, articolato, teorizzato e praticato l'antifascismo: operaie e operai, docenti universitari, artigiani, maestre e maestri, musicisti, poeti, intellettuali, contadine e contadini. "Patria e Libertà - Vite di donne e uomini antifascisti" è un programma di Federica Barozzi, Laura Zanacchi e Marcello Anselmo. La sigla iniziale è eseguita da Tony Coe; la sigla finale è eseguita da Roberta Bartoletti.

Lista episodi

21 Dic 2024

Iris Versari (Poggio di San Benedetto in Alpe, 12 dicembre 1922 – Ca' Cornio di Modigliana, 18 agost

Iris Versari raccontata da Carlo Greppi. Medaglia d'oro al valor militare. La sua famiglia di contadini si era trasferita a Tredozio, nel podere Tramonto (dove, dopo l'armistizio, si sarebbe costituita una delle prime bande partigiane del Forlivese), ed Iris era andata "a servizio" presso una famiglia benestante di Forlì. Tornata dai suoi, li aiutava nei lavori dei campi. Nel settembre del 1943, la ragazza diventa staffetta della banda di "Silvio" Corbari, col quale ha una relazione sentimentale, e nel gennaio del 1944 entra come combattente nella formazione. Iris prende parte a numerose azioni di guerriglia e si distingue per il suo coraggio. Nell'agosto del 1944 la giovane partigiana, che, ferita ad una gamba, si era rifugiata con Corbari e altri compagni in una casa colonica, viene sorpresa da tedeschi e fascisti, accompagnati sul luogo da un delatore. I partigiani oppongono resistenza, la ragazza capisce che, non potendo muoversi, non può tentare la fuga ed è d'impedimento alla salvezza degli altri e si uccide. I fascisti oltraggiarono e trasportarono il cadavere di Iris da Cornia a Forlì e, in Piazza Saffi, lo appesero, per spregio, accanto a quelli dei suoi compagni di lotta, Sirio Corbari, Adriano Casadei e Arturo Spazzoli, catturati dopo lo scontro a fuoco di Cornia San Valentino.
15 min
14 Dic 2024

Ferruccio Parri (Pinerolo, 19 gennaio 1890 – Roma, 8 dicembre 1981)

Ferruccio Parri con il nome di battaglia "Maurizio" fu comandante partigiano delle formazioni di Giustizia e Libertà durante la guerra di liberazione italiana. Membro fondatore del Partito d'Azione e figura centrale dell'antifascismo nel 1945, subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, fu il primo presidente del Consiglio dei Ministri a capo di un governo di unità nazionale . Raccontato da Carlo Greppi
14 min
07 Dic 2024

Tina Anselmi (Castelfranco Veneto 25 marzo 1927 - Castelfranco Veneto 1 novembre 2016)

A soli 17 anni con il nome di battaglia di "Gabriella" divenne staffetta partigiana della brigata Cesare Battisti al comando di Gino Sartor, quindi passò al Comando regionale veneto del Corpo volontari della libertà. Militante attiva nella resistenza antifascista, nel dopoguerra è figura centrale nella vita politica repubblicana, attivista sindacale e deputata per la DC. Diventa nel 1976 la prima donna a ricoprire il ruolo di Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale. Nel 1979 è Ministro della Sanità e fautrice dell'istituzione del Servizio Sanitario Nazionale. Nel 1981 la presidente della Camera dei Deputati Nilde Iotti la nomina Presidente della Commissione Parlamentare d'Inchiesta sulla Loggia massonica P2. Con Davide Conti
14 min
30 Nov 2024

Umberto Terracini (Genova, 27 luglio 1895 - Roma, 6 dicembre 1983)

Nato a Genova da una famiglia di origine ebraica, da giovanissimo aderì al socialismo e poi fu tra i fondatori della rivista Ordine nuovo e del Partito Comunista. Dal 1921 fu membro del Comitato centrale del PCI e nel 1926 fu arrestato e condannato dal Tribunale Speciale a 23 anni di reclusione. Confinato a Ponza e Ventotene, nell'agosto 1943 fu liberato e si rifugiò in Svizzera. Rientrato in Italia nel 1944, Terracini partecipò alla lotta di Resistenza in Val d'Ossola. Rientrato nel PCI, dal quale era stato espulso nel '43 perché contrario alla linea del Comintern, fu deputato alla Costituente, assumendone la presidenza (1947-48). Senatore dal '48 e presidente del gruppo parlamentare comunista da 1958 al 1973.
14 min
23 Nov 2024

Bianca Guidetti Serra (Torino 19 agosto 1919 – Torino 24 giugno 2014)

Bianca Guidetti Serra raccontata da Davide Conti. Diventa antifascista giovanissima, per reazione al varo delle leggi razziali volute da Mussolini con l'avallo della monarchia. Amica di Primo Levi, il suo impegno per i diritti dei cittadini, la democrazia, la libertà e la giustizia non si sarebbe affievolito con gli anni. Quando, dopo l'armistizio, cominciò la stagione della Resistenza, Bianca Guidetti Serra entrò a far parte dei "Gruppi di difesa della donna". Una attività clandestina che "era un modo di coniugare la guerra di liberazione con tipiche rivendicazioni femministe". La diffusione di un bollettino ciclostilato, brevi comizi volanti per i quali l'avvocatessa Guidetti Serra (si era laureata nel luglio del 1943), fu più volte fermata - sempre cavandosela - caratterizzarono per Bianca il periodo dell'occupazione nazifascista. Dopo la Liberazione, l'impegno professionale e politico. Nelle fabbriche torinesi per assistere gli operai per conto della Camera del lavoro; nel 1949 la partecipazione alle lotte contadine nel Meridione; negli anni Settanta la battaglia contro le schedature politiche degli operai alla FIAT. E ancora, l'impegno nel Consiglio comunale torinese e in Parlamento, per il Partito Comunista Italiano e per Democrazia Proletaria. Sempre come indipendente, perché "Bianca la rossa" è stata, in primo luogo, "l'avvocato dei diritti".
14 min
16 Nov 2024

Antonio Gramsci (Ales, 22 gennaio 1891 – Roma, 27 aprile 1937)

Antonio Gramsci raccontato da Alessandra Tarquini. Antonio Gramsci, raccontato da Alessandra Tarquini. Militante comunista, nel 1921 fu tra i fondatori del Partito Comunista d'Italia, di cui fu segretario dall'agosto 1924. Nel 1926 fu arrestato e incarcerato dal regime fascista. Considerato uno dei più importanti pensatori del XX secolo, nei suoi scritti, tra i più originali della tradizione filosofica marxista, Gramsci analizzò la struttura culturale e politica della società. Elaborò in particolare il concetto d'egemonia, secondo il quale le classi dominanti impongono i propri valori politici, intellettuali e morali alla società, con l'obiettivo di saldare e gestire il potere intorno a un senso comune condiviso da tutte le classi sociali, soprattutto quelle subalterne. Repertorio, Archivio Rai: Passato e Presente, il congresso di Lione del PCD'I 1926, Radiorai, 16/12/1973; Il Girasole, Radiorai 21/12/1973.
14 min
09 Nov 2024

Ada Prospero Gobetti (Torino 14 luglio 1902 - Torino 14 marzo 1968)

Ada Prospero Gobetti raccontata da Davide Conti. scrittrice, traduttrice e giornalista, Medaglia d'argento al valor militare. Sposa Piero Gobetti nel 1923, dopo averlo conosciuto collaborando ad Energie Nuove e alla Rivoluzione Liberale, negli anni del fascismo fu al centro di una rete clandestina di intellettuali, tra i quali Carlo Rosselli, che avrebbe portato alla costituzione del movimento Giustizia e Libertà. Nel 1941 partecipò alla fondazione del Partito d'Azione e dopo l'armistizio, col figlio Paolo entrò nella Resistenza, costituendo un primo nucleo di partigiani nella "borgata Cordola" di Meana di Susa. Oltre a mantenere i collegamenti tra Torino e le formazioni GL operanti in Val Susa e nei vari centri del Piemonte, Ada Gobetti collaborò alla costituzione dei Gruppi di Difesa della Donna. Di quella drammatica esperienza scriverà in Diario Partigiano, pubblicato la prima volta nel 1956 e ristampato nel 1972. Dopo la Liberazione Ada Gobetti, che fu vice sindaco comunista di Torino, si impegnò in una vasta attività pedagogista, di traduttrice e di scrittrice. Nel 1953 dirige, con Dina Bertoni Jovine, la rivista Educazione Democratica e, nel 1959, fonda il Giornale dei Genitori che, dopo la morte di Ada, sarebbe stato diretto da Gianni Rodari.
15 min
02 Nov 2024

Piero Gobetti (Torino, 19 giugno 1901 - Parigi, 15 febbraio 1926)

Piero Gobetti raccontato da Alessandra Tarquini Piero Gobetti è stato un giornalista, politico, scrittore, filosofo ed editore, intellettuale antifascista e liberale. Nonostante la sua breve vita che finì a soli 25 anni in esilio a Parigi, la testimonianza del suo pensiero e dei suoi valori per una rivoluzione liberale e contro il fascismo, ha ispirato la lotta di intere generazioni. Fonti: Lo scambio epistolare tra Prezzolini e Gobetti si trova nei n.28 e 31 de La Rivoluzione Liberale del 29 settembre 1922 e del 25 ottobre 1922
14 min
26 Ott 2024

Marisa Musu

Medaglia d'Argento al Valor Militare. Nel suo testamento Marisa Musu aveva scritto: "Non passate sotto silenzio che sono stata comunista dal 1942". Proprio all'inizio di quell'anno, infatti, la liceale del "Mamiani" era entrata nell'organizzazione clandestina del Pci insieme alla sua compagna Adele Maria Jemolo. L'anno dopo, a settembre, Marisa era stata tra i protagonisti della battaglia per la difesa di Roma.Con la capitale occupata dai nazisti non si era arresa: con il nome di "Rosa" era entrata nella formazione dei GAP (i Gruppi di azione patriottica), guidata da Franco Calamandrei e della quale facevano parte Rosario Bentivegna, Carla Capponi, Mario Fiorentini, Lucia Ottobrini, Luigi Pintor, Pasquale Balsamo, Carlo Salinari e Franco Ferri. Dopo varie azioni portate a termine, "Rosa", con Pasquale Balsamo ed Ernesto Borghesi, cade nelle mani della polizia. Per loro fortuna, ad arrestarli furono i commissari Colasurdo e De Longis (che erano in contatto col CLN). Facendoli passare per comuni rapinatori, i due funzionari fecero rinchiudere Balsamo e Borghesi a "Regina Coeli" e Marisa Musu alle "Mantellate". La ragazza, che era già stata condannata a morte dal Tribunale di guerra nazista, evase grazie all'aiuto di alcuni medici antifascisti. Dopo la Liberazione Marisa Musu ha lavorato nel movimento giovanile comunista, ha fatto parte del comitato centrale del Pci, partito dal quale è uscita per passare a Rifondazione, si è occupata a lungo di problemi della scuola, è stata giornalista a Paese Sera e a l'Unità, è stata inviata per due anni a Pechino, poi in Vietnam, a Praga nel '68, in Mozambico e in Palestina. Sulla Resistenza a Roma Marisa Musu ha scritto due libri "La ragazza di via Orazio" e, in collaborazione col suo compagno Ennio Polito, "Roma ribelle".
15 min
19 Ott 2024

Giovanni Battista Amendola (Napoli 15 aprile 1882 – Cannes 7 aprile 1926)

Giovanni Amendola, filosofo, giornalista, accademico antifascista. Fu titolare del Ministero per le Colonie del Regno nel 1922, durante l'ultimo governo democratico (Facta) prima dell'avvento del regime fascista. Fondatore del quotidiano il Mondo, è stata una delle voci più autorevoli dell'antifascismo italiano. Sottoscrive il manifesto degli intellettuali antifascisti di Benedetto Croce, e in seguito al sequestro e l'omicidio di Giacomo Matteotti è tra i protagonisti politici della Scissione dell'Aventino, ovvero l'abbandono dei lavori parlamentari dei partiti di opposizione al regime. Vittima di diverse aggressioni delle camicie nere fasciste, il 19 luglio del 1925 a Montecatini subisce un feroce pestaggio dalle squadracce capitanate dal gerarca Carlo Sforza. Le ferite riportate durante l'aggressione ne provocano la morte, in Francia, da esule antifascista il 7 aprile 1926. Repertorio: Archivio Rai, i luoghi della Storia, Montecatini e Giovanni Amendola, RadioRai 1974.
14 min
12 Ott 2024

Lucia Ottobrini (Roma, 2 ottobre 1924 – Rocca di Papa, 26 settembre 2015)

Entrò a 18 anni, nella Resistenza romana e fece parte dei GAP centrali. Tra le tante azioni alle quali ha partecipato, quella con Marisa Musu e Carla Capponi dinnanzi alla caserma dell'81° Fanteria di via Giulio Cesare, per ottenere la liberazione dei civili arrestati; l'attacco ai fascisti in via Tomacelli; l'azione gappista di via Rasella. Sulla scelta che ha condizionato tutta la sua vita, Lucia Ottobrini ha avuto modo di dichiarare: "La principale motivazione della mia scelta antifascista fu sicuramente l'entrata in guerra contro la Francia, la mia seconda patria, l'infamia di un'aggressione contro un Paese che era stato già piegato dai tedeschi. Poi le leggi razziali. Molta gente, specie nel "popolino", aveva creduto in una matrice proletaria del fascismo e in una certa propensione ad occuparsi della povera gente e questo spiega il consenso di massa che il fascismo, e il fascino personale di Mussolini, avevano conseguito". Nel 2004, Lucia Ottobrini è stata tra i firmatari dell'appello al Presidente Ciampi, perché fosse degnamente celebrato il sessantesimo della Liberazione. Medaglia d'argento al valor militare.
14 min
05 Ott 2024

Enzo Sereni (Roma, 17 aprile 1905 – Dachau, 18 novembre 1944)

Enzo Sereni (Roma, 17 aprile 1905 – Dachau, 18 novembre 1944) è stato un attivista, partigiano, scrittore, sionista italiano, cofondatore del kibbutz Givat Brenner, letterato, sostenitore della coesistenza tra ebrei e arabi. Combattente della Resistenza, fu paracadutato nell'Italia occupata dai Nazisti durante la seconda guerra mondiale; catturato dai tedeschi, fu successivamente ucciso nel campo di concentramento di Dachau. Letture da: Enzo Sereni ed Emilio Sereni – Politica e utopia. Lettere 1926-1943, a cura di D. Bidussa e M.G. Meriggi, La Nuova Italia, Firenze, 2000. Repertorio: Archivio RAI; Amici e conoscenti ricordano Enzo Sereni nel programma "Sorgente di vita" del 13/05/2005.
14 min
28 Set 2024

Joyce Lussu (Firenze, 1912-Roma 1998)

Gioconda Beatrice Salvadori Paleotti, più nota come Joyce Lussu, è stata una partigiana, scrittrice, traduttrice e poetessa, medaglia d'argento al valor militare, capitano di Giustizia e Libertà e moglie di Emilio Lussu, politico e scrittore. Figlia di intellettuali antifascisti, lascia l'Italia dopo che il padre nel 1924 viene picchiato da squadristi fiorentini. Vive in Svizzera, Germania, Francia, Portogallo, Inghilterra dove si impegna nell'organizzazione lotta antifascista. Torna in Italia dopo il 25 luglio 1943, è protagonista della lotta partigiana compiendo per il CLN il collegamento con il Sud. Fonti: Joyce Lussu, Fronti e frontiere 1944 (ripubblicato da Mursia nel 1971).
14 min
21 Set 2024

Benedetto Croce (Pescasseroli 1866 - Napoli 1952)

Senatore dal 1910, ministro dell'Istruzione con Giolitti nel 1920-21, assunse nel 1925, dopo che il fascismo trasformò lo Stato in regime totalitario, un deciso atteggiamento di opposizione, redigendo il Manifesto degli intellettuali antifascisti, i quali guardarono poi sempre a lui come a un esempio. Caduto il fascismo, tornò per breve tempo alla vita politica attiva, come ministro senza portafoglio nel gabinetto Badoglio (aprile-giugno 1944) al quale parteciparono i sei partiti antifascisti del CLN, e nel primo gabinetto Bonomi (costituito il 18 giugno, ma il C. si dimise il 27 luglio); tenne sino al 1947 la presidenza effettiva del Partito liberale e sino al 1948 quella onoraria, fu consultore, deputato alla Costituente e dal 1948 senatore di diritto. Nel 1947 fu nominato socio onorario dell'Accademia dei Lincei, della quale era stato in passato (1923-35, 1945) socio nazionale; nello stesso anno fondò a Napoli l'Istituto italiano per gli studi storici, a disposizione del quale aveva posto la sua biblioteca, forse la più importante biblioteca privata d'Italia.
14 min
14 Set 2024

Maddalena Cerasuolo (1920 -1999)

Maddalena Cerasuolo (Napoli, 2 febbraio 1920, Napoli, 23 ottobre 1999). Partigiana, antifascista, operaia protagonista delle "Quattro giornate di Napoli", la prima insurrezione popolare d'Europa che Tra il 28 e il 30 settembre 1943 scacciò gli occupanti nazi-fascisti dalla città partenopea. Maddalena Cerasuolo si distinse, mentre si sparava contro i nazifascisti nei quartieri di Capodimonte, Foria e Chiaia e Materdei, partecipando attivamente nella difesa dello strategico Ponte della Sanità. La sua attività di partigiana non si esaurì nelle 4 giornate napoletane. Diventò agente del SOS britannico, partecipando a diverse operazioni di sabotaggio dietro le linee nemiche. Finita la guerra ottenne la medaglia di bronzo al valor militare. Nel dopoguerra diventa militante del Partito Comunista Italiano. Repertorio: Quattro Giornate di Napoli, intervista a Maddalena Cerasuolo (Rai 1969). Letture da: Aldo De Jaco, Le quattro giornate di Napoli, Roma, Editori Riuniti, 1956.
14 min
07 Set 2024

Giacomo Matteotti (Fratta Polesine, 22 maggio 1885 – Roma, 10 giugno 1924)

Esponente di spicco del Partito socialista, eletto nel 1919 alla Camera dei deputati. Nel 1922 promuove la costituzione del Partito socialista unitario divenendone segretario nazionale. Intransigente antifascista, difensore dei braccianti agricoli poveri, più volte minacciato e aggredito da gruppi fascisti, ostacolato nella professione forense e nell'attività parlamentare. Affermatosi il fascismo, Matteotti nel 1924 alla Camera dei deputati pronuncia una documentata requisitoria (acquisita agli atti del Parlamento) sulle violenze fasciste contro i candidati socialisti, comunisti, repubblicani, liberali progressisti. Sul giornale Il popolo d'Italia Mussolini scrive immediatamente che è necessario "dare una lezione al deputato del Polesine". Il 10 giugno 1924, a Roma, cinque sicari fascisti aggrediscono e rapiscono Matteotti in Lungotevere Arnaldo da Brescia. Caricato a forza su una macchina, il parlamentare socialista viene ucciso a coltellate dopo ripetute percosse. Le spoglie verranno trovate, occultate in un boschetto di Riano Flaminio, solo il 15 agosto. Riconosciuti e processati a Chieti due anni dopo, i fascisti omicidi confessi - difesi dal braccio destro di Mussolini, Roberto Farinacci - ebbero miti condanne, uscendo poco dopo di prigione. Repertorio: "Nascita di una dittatura", intervista ad Arturo Fasciolo, puntata dell'8/12/1972; lettura di "Un anno di dominazione fascista" di Giacomo Matteotti, 1923; lettura del discorso di Giacomo Matteotti alla Camera dei deputati del 30 maggio 1924. Con Michela Ponzani
15 min
31 Ago 2024

Vincenzo Gigante (Brindisi, 5 febbraio 1901 – Risiera di San Sabba, 1945)

Nato a Brindisi ma trasferitosi a Roma in gioventù, diventa militante sindacale degli operai edili. Nel 1923 è uno degli organizzatori degli scioperi contro il fascismo. Con le "Leggi Speciali" del 1926 entra in clandestinità ed evita l'arresto muovendosi fra Germania, Lussemburgo, Belgio, Francia e Svizzera. Membro del Comitato Centrale del Partito Comunista d'Italia, nell'ottobre 1933 rientra in Italia ma viene arrestato dall'OVRA a Milano. Condannato a 20 anni dal Tribunale Speciale li sconta nelle prigioni di Civitavecchia. Un condono del 1º novembre 1942 lo trasferisce al confino prima ad Ustica poi a Renicci presso Anghiari. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 evade e raggiunge la Venezia Giulia dove da tempo agiscono formazioni partigiane italo-jugoslave. Il partito comunista gli affida il compito di organizzare le brigate Garibaldi nel settore di Trieste. La delazione di un collaborazionista provoca la sua cattura, nell'autunno del 1944, da parte dei nazi-fascisti. Dopo mesi di torture muore nel gennaio del 1945 nel campo di concentramento della Risiera di San Sabba. Repertorio: letture da Umberto Terracini, "Vincenzo Gigante, un eroico figlio del popolo", Ristampa anastatica a cura della sezione ANPI di Brindisi, Brindisi 2011. Documenti dell'Archivio dell'Istituto regionale per la Storia della Resistenza e dell'Età contemporanea nel Friuli Venezia Giulia. Con Marcello Flores
14 min
24 Ago 2024

Camilla Ravera (Acqui Terme, 1889-Roma, 1988)

Camilla Ravera fu una militante rivoluzionaria di professione, l'unica donna tra i fondatori del Pci nel 1921, unica donna che durante il periodo della formazione del gruppo dirigente del Partito comunista assunse la statura di dirigente politico nazionale entrando nel 1923 nel Comitato centrale e nel 1926 nell'Ufficio politico. Antonio Gramsci la chiamò nel 1920 nella redazione del settimanale Ordine Nuovo affidandole l'incarico di responsabile della «Tribuna delle donne». Schedata dal Regime Fascista come pericolosa latitante, dopo anni di lotta nella clandestinità, nel 1930 viene arrestata e condannata dal Tribunale Speciale. Trascorre la prigionia in luoghi diversi sino al 1937, quando viene trasferita al confino a Ponza e poi a Ventotene. Nel 1939 prende posizione contro il Patto Molotov-Ribbentrop e viene per questo espulsa dal PCd'I. Riammessa nel Partito nel 1945, viene eletta al Consiglio comunale di Torino e poi in Parlamento. Nel 1982 Sandro Pertini, presidente della Repubblica e suo compagno di confino, la nomina senatrice a vita. Nel dopoguerra sarà per molti anni dirigente dell'Unione donne italiane e si batterà per i diritti delle donne oppresse fuori e dentro le mura domestiche. Repertorio: ACS, CPC, sorvegliati speciali; Fondazione Gramsci, carte e memorie; Centro di documentazione Isola di Ventotene; Intervista a Camilla Ravera, documentario rai di Alfredo Muschietti, Danielle Turone Lantin, Mario Barsotti, Rosalia Polizzi, 1980.
14 min
17 Ago 2024

Ettore Troilo (Torricella Peligna, 10 aprile 1898 – Roma, 5 giugno 1974)

Avvocato, partigiano, dirigente del Partito D'Azione, prefetto e antifascista. Nel settembre 1943 partecipò alla difesa di Roma combattendo contro i nazisti. Ad occupazione avvenuta si diresse verso il suo paese natale, Torricella Peligna, ove venne catturato da militari tedeschi, riuscendo. in seguito a fuggire. Alla fine del 1943 iniziò a raggruppare elementi partigiani in una banda armata che prese il nome di Patrioti della Maiella, poi evolutasi militarmente sotto il suo comando come Brigata Maiella, formazione che avrà un ruolo di primo piano nel corso della lotta di liberazione dell'Italia. Dal febbraio 1944, come "Banda Patrioti della Maiella", fu inquadrata nella 209ª Divisione di fanteria dell'esercito, combattendo al fianco delle truppe alleate dall'Abruzzo fino al Veneto. Nel 1947 da prefetto di Milano fu duramente contestato dal esponenti del PCI che occuparono la prefettura locale determinando le sue dimissioni. con Marcello Flores Repertori: Letture da: Nicola Troilo, Storia della brigata «Maiella» 1943-1945, Mursia 2011.
14 min
10 Ago 2024

Fosca Corsinovi (1897-1972)

Fosca Corsinovi (Casellina e Torri - oggi Scandicci - (Fi) 24 settembre 1897 - Firenze 4 gennaio 1972). Manifesta sin da ragazza sentimenti anarchici. Alla fine del 1923 raggiunge a Marsiglia il suo compagno Dario Castellani, assieme alla loro figlia Luce. La loro casa di boulevard de la Corderie è il rifugio dei tanti toscani che convengono in quella città e Fosca è particolarmente attiva nel Comitato Pro Vittime Politiche e nel "Comitato Pro Figli dei Carcerati". Dopo l'espulsione di Dario si trasferisce, assieme alla figlia, a Tolone e poi a Grenoble dove lavora presso la libreria di Ettore Carrozzo. Ai primi del 1934 si trasferisce con Francesco Barbieri a Ginevra. Qui lavora come cuoca nella mensa per i rifugiati politici della locale CdL fino agli ultimi di luglio del 1936 quando, sempre assieme a Barbieri, raggiunge Barcellona in piena rivoluzione e partecipa a quegli eventi come infermiera della FAIb. Malgrado la morte di Barbieri e dei compagni, rimane al suo posto fino alla caduta di Barcellona quando ripara nuovamente in Francia sotto il nome di Marie Therese Noblino. Nell'agosto del '41 però Fosca e la figlia, fermate a Saint-Tropez, sono identificate e inviate nel campo di Huac. Il 15 ottobre 1942 è consegnata alle autorità italiane che la confinano alle Tremiti per cinque anni. Liberata dopo l'8 settembre '43 ripara a Firenze dove viene raggiunta dalla figlia. Dopo la liberazione di Firenze partecipa alla riorganizzazione del movimento anarchico locale. Repertorio: scheda della Prefettura di Firenze il 21 maggio 1938 su Fosca Corsinovi; lettera di Fosca alla sorella del marzo del 1932; "Stornelli d'esilio" cantata da Margot. Letture di Claudio De Pasqualis e Orsetta De Rossi.
14 min
03 Ago 2024

Vittorio Foa (1910 – 2008)

Vittorio Foa (Torino, 18 settembre 1910 – Formia, 20 ottobre 2008). Politico, sindacalista, giornalista, storico e saggista. Militante antifascista fin dai primi anni '30. Dirigente ed attivista di Giustizia e Libertà, fondatore del PSIUP (Partito socialista di Unità Proletaria), anima intellettuale del PdUP (Partito di Unità Proletaria) e infine di DP (Democrazia Proletaria). Repertorio: Archivio Rai, Lo Specchio del Cielo, Radio2, 10 Ottobre 1992. Con Marcello Flores È considerato uno dei padri fondatori della Repubblica italiana.
14 min
27 Lug 2024

Teresa Noce (Torino, 1900 - Bologna, 1980)

Aderì sin dalla sua fondazione, nel 1921, al Partito comunista d'Italia (PCd'I). Fu lì che conobbe Luigi Longo, studente di ingegneria, destinato a diventare un dirigente politico di primo piano con cui ebbe una lunga storia d'amore. Furono prima in esilio in Unione Sovietica, poi a Parigi e in Svizzera. Da qui Teresa compì, con il nome di Estella, numerosi viaggi clandestini in Italia per svolgervi propaganda e attività antifascista. Nel 1936 insieme con il marito furono in Spagna tra i volontari accorsi in difesa della Repubblica dopo lo scoppio della guerra civile. Nel 1943 Teresa venne arrestata in Francia e deportata in Germania, prima nel campo di concentramento di Ravensbruck, poi a Holleischen in Cecoslovacchia fino alla liberazione del campo da parte dell'esercito sovietico. Tornata in Italia nel 1945, è nominata alla Consulta e nel 1946 è una delle più votate del Pci a livello nazionale e farà parte della commissione dei 75, incaricata di stendere il testo della carta costituzionale. Eletta in Parlamento, vi rimase per due legislature, durante le quali presentò la proposta di legge per la "Tutela fisica ed economica delle lavoratrici madri" e la legge che prevedeva eguale salario per eguale lavoro per donne e uomini. Con Michela Ponzani.
15 min
20 Lug 2024

Laura Seghettini (1922 - 2017)

Laura Seghettini (Pontremoli (Massa Carrara) 22 gennaio 1922 - Pontremoli 10 luglio 2017) Maestra elementare, vice commissario della XII Brigata Garibaldi.Di famiglia antifascista, dopo l'8 settembre 1943 diffonde la stampa clandestina e raccoglie gli aiuti per le prime bande partigiane. Ricercata dai fascisti, Laura sale sui monti della Lunigiana e si unisce al battaglione garibaldino "Picelli", diventando così una partigiana combattente. Nell'estate del 1944, dopo l'uccisione del comandante del "Picelli", Dante Castellucci "Facio", si sposta nel Parmense, dove continuerà, con l'incarico di vice commissario politico della XII Brigata Garibaldi, la lotta partigiana fino alla Liberazione. Nel dopoguerra Laura Seghettini, che è stata nominata commendatore della Repubblica, non è mai venuta meno al suo impegno politico e non ha mai rinunciato a tentare di chiarire le circostanze della morte di "Facio", col quale ebbe una relazione sentimentale. Repertorio, Estratti da: L. Seghettini, Al vento del Nord - Una donna nella lotta di Liberazione, a cura di Caterina Rapetti, Carrocci, Roma, 2006. Letture di Orsetta De Rossi
14 min
13 Lug 2024

Arrigo Boldrini (1915-2008)

Arrigo Boldrini (Ravenna, 6 settembre 1915 - Ravenna, 22 gennaio 2008). La scelta antifascista matura nel 1942 quando Boldrini entra in contatto con il poeta Libero Bovio. Nel 1943 si iscrive al Partito Comunista Italiano e dopo l'8 settembre è tra i principali organizzatori della Resistenza in Romagna con il nome di battaglia: Bulow. E' sua la tesi della pianurizzazione della lotta armata, immaginata per sconfiggere i nazifascisti attraverso una guerriglia combattuta non solo sulle colline e sulle montagne. Nominato comandante della rinomata 28° Brigata Garibaldi "Mario Gordini" fu tra i protagonisti della liberazione dell'intera Romagna e fu il primo partigiano attivo in territorio liberato a ricevere dagli Alleati la Medaglia d'oro al valor militare, il 4 febbraio 1945. Partecipò all'Assemblea Costituente, fu dirigente regionale e nazionale del PCI ed eletto sia alla Camera sia al Senato per varie legislature. Repertori: Intervista ad Arrigo Boldrini di Ansano Giannarelli AAMOD, 1995 e Cesare De Simone, Gli anni di Bulow (Mursia, 1996)
14 min
06 Lug 2024

Barbara Allason (1877-1968)

Barbara Allason (Pecetto Torinese, 12 ottobre 1877 – Torino, 20 agosto 1968). Dopo essere stata per molti anni docente di ruolo di letteratura tedesca nelle scuole medie superiori, nel 1928 ottenne la libera docenza in letteratura tedesca presso l'Università degli Studi di Torino. Nel 1929 fu sospesa dall'attività di insegnamento per "incompatibilità con le generali direttive politiche del governo", poiché aveva ESPRESSO la sua solidarietà, al filosofo Benedetto Croce, che aveva criticato in Senato, con un discorso fermo e pacato, la firma dei Patti Lateranensi. Amica di Piero Gobetti, fu un'antifascista attiva, militante nel gruppo Giustizia e Libertà. Tra le tante azioni cospirative partecipò al tentativo fallito di far evadere dal carcere l'intellettuale Ernesto Rossi. La sua villa collinare di Pecetto è stata il punto di riferimento abituale delle riunioni clandestine degli antifascisti torinesi. Nel corso del processo a Leone Ginzburg, tenuto a Torino nel 1934, venne arrestata dall'OVRA per collaborazionismo. Repertorio: estratti da Barbara Allason, Memorie di un'Antifascista1919-1940, Edizioni Avanti, 1961
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29 Giu 2024

Sandro Pertini (1896-1990)

Sandro Pertini (Stella, Savona 25 settembre 1896 - Roma, 24 febbraio 1990). Arrestato per la prima volta nel 1925, schedato come pericoloso sovversivo, negli anni del Regime fascista è perseguitato, arrestato e confinato nell'isola di Ventotene. Tornato libero il 25 luglio 1943, entra a far parte del primo esecutivo del Partito socialista. Catturato dalle SS e condannato a morte, evade nel 1944 e dirige la lotta partigiana a Milano. L'8 luglio 1978 viene eletto Presidente della Repubblica. Repertori: Archivio storico del Quirinale e Archivio Fondazione Nenni
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