Nemici, una storia d'amore
Nemici, una storia d'amore
Di Isaac B. SingerEsiste un detto yiddish secondo il quale "dieci nemici non riescono a infliggere a un uomo il danno che egli è in grado di infliggere a se stesso". Herman è un ebreo polacco sopravvissuto allo sterminio nei campi nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Dopo aver perduto moglie e due figli piccoli, è rimasto nascosto in un fienile per tre anni, protetto da Jadwiga. Finita la guerra, porta con sé la donna negli Usa. Ma Herman è legato anche a Masha, scampata ai lager, del cui corpo non riesce a fare a meno, anche se la percepisce come una minaccia: "perché quel desiderio, più che alla vita, si apparenta alla morte". La sua vita si complica ulteriormente quando un giorno appare Tamara, la prima moglie, che Herman aveva creduta uccisa durante l'Olocausto. Adesso deve districarsi tra tre donne, tutte amate, e non può certo giocare a fare il burattinaio e correre da una parte all'altra in una città come New York. Luogo che, tra l'altro, aveva immaginato come un miraggio di felicità e invece si è rivelato immensamente duro e faticoso. "Nemici. Una storia d'amore" è stato scritto dal polacco Isaac Bashevis Singer in lingua yiddish e pubblicato nel 1966. Lo scrittore ha vinto nel 1978 il Nobel per la letteratura