Una delle più importanti inchieste storiche realizzate dalla Rai, firmata dal grande Sergio Zavoli con la collaborazione di Luciano Onder e Edek Osser e la consulenza scientifica di Alberto Aquarone, Gaetano Arfé, Renzo De Felice, Gabriele De Rosa, Gastone Manacorda e Salvatore Valitutti. Il ciclo in sei puntate, trasmesso per la prima volta nell'autunno 1972, rappresentò a mezzo secolo di distanza dalla "marcia su Roma" un significativo bilancio sugli anni dell'avvento del regime mussoliniano, rievocati con il rigore del miglior giornalismo televisivo (Premio Saint-Vincent 1973) e attraverso le testimonianze dirette di oltre cinquanta protagonisti dell'epoca, sia fascisti che antifascisti. Regia: Sergio Zavoli
Nascita di una dittatura
Una delle più importanti inchieste storiche realizzate dalla Rai, firmata dal grande Sergio Zavoli con la collaborazione di Luciano Onder e Edek Osser e la consulenza scientifica di Alberto Aquarone, Gaetano Arfé, Renzo De Felice, Gabriele De Rosa, Gastone Manacorda e Salvatore Valitutti. Il ciclo in sei puntate, trasmesso per la prima volta nell'autunno 1972, rappresentò a mezzo secolo di distanza dalla "marcia su Roma" un significativo bilancio sugli anni dell'avvento del regime mussoliniano, rievocati con il rigore del miglior giornalismo televisivo (Premio Saint-Vincent 1973) e attraverso le testimonianze dirette di oltre cinquanta protagonisti dell'epoca, sia fascisti che antifascisti. Regia: Sergio Zavoli
Episodi
Lista episodi
07 Set 2023
1. L'Italia alla vigilia della prima guerra mondiale
L'inchiesta di Zavoli parte dall'Italia alla vigilia della prima guerra mondiale, un Paese diviso tra neutralità e interventismo nel quale il socialista Mussolini sposa quest'ultima posizione. La lotta politica e le tensioni sociali si inaspriscono nel dopoguerra, e nel 1919 nascono i "Fasci di combattimento", embrione del nascente fascismo. Tra le testimonianze raccolte, quelle di Rachele Mussolini, Pietro Nenni, Giuseppe Prezzolini, Ferruccio Parri, Giovanni Gronchi, Umberto Terracini; in questa versione trasmessa nel 1983, inoltre, la puntata è introdotta dalle parole dello stesso Zavoli e dell'allora presidente della Repubblica Sandro Pertini.
68 min
07 Set 2023
2. Le elezioni del 1919
Le elezioni del 1919 sanciscono la trasformazione del panorama politico italiano indotta dal conflitto mondiale: si affermano socialisti e popolari, la vecchia classe dirigente liberale è ridimensionata, mentre il movimento di Mussolini risulta nettamente sconfitto. La situazione è però in continua evoluzione: nel corso dei mesi che vedono l'impresa fiumana di D'Annunzio e le agitazioni operaie e contadine culminate nell'occupazione delle fabbriche del 1920, il fascismo si sposta sempre più a destra e riprende forza.
59 min
07 Set 2023
3. Mussolini entra in parlamento
La terza puntata parte dai fatti di Palazzo d'Accursio a Bologna, nel novembre 1920, per approfondire il tema della violenza abbracciata dal fascismo come metodo di lotta politica. Vengono analizzati i fenomeni dello squadrismo e del cosiddetto "fascismo agrario", così come la debole risposta dello Stato e la crisi dei socialisti, che nel gennaio 1921 subiscono la scissione del neonato partito comunista. Nell'aprile di quello stesso anno 35 deputati fascisti entrano in Parlamento, e a novembre il movimento di Mussolini si trasforma in Partito Nazionale Fascista.
77 min
07 Set 2023
4. La marcia su Roma
Nell'estate 1922, di fronte alle continue violenze fasciste, i sindacati proclamano lo "sciopero legalitario" in difesa delle "libertà politiche e sindacali". Sullo sfondo della passività del fragile governo Facta, il fascismo si prepara però a prendere il potere, combinando forza paramilitare e trattativa politica. Il 24 ottobre Mussolini concentra a Napoli migliaia di camicie nere: è la vigilia della "marcia su Roma", che quattro giorni dopo, anche grazie alla mancata firma dello stato d'assedio da parte del re Vittorio Emanuele III, porterà il leader del PNF alla guida dell'esecutivo.
77 min
07 Set 2023
5. L'omicidio di Giacomo Matteotti
Il 6 aprile 1924, dopo più di un anno di governo Mussolini, in un clima di intimidazioni si svolgono nuove elezioni politiche: la legge maggioritaria assegna la maggioranza al "listone" governativo egemonizzato dai fascisti. Il deputato socialista Giacomo Matteotti denuncia i brogli e le violenze squadriste durante la campagna elettorale, e il 10 giugno viene rapito e ucciso. Mentre un'ondata di sdegno in tutto il Paese investe il nascente regime, i partiti democratici d'opposizione decidono di lasciare i lavori parlamentari per protesta.
71 min
07 Set 2023
6. La svolta autoritaria del regime fascista
Nell'autunno 1924 le opposizioni combattono la loro ultima battaglia contro il fascismo, senza però riuscire a mutare il quadro politico. Il 3 gennaio 1925 Mussolini annuncia alla Camera la definitiva svolta autoritaria del regime, con l'emanazione di provvedimenti quali arresti, scioglimenti di associazioni politiche, sequestri di giornali. Il completo instaurarsi della dittatura si ha dopo l'attentato di Anteo Zamboni allo stesso Mussolini il 31 ottobre 1926, che porta in pochi giorni a nuove misure repressive: tutti i partiti sono dichiarati disciolti, vengono istituiti il confino di polizia, la pena di morte e il Tribunale speciale per la difesa dello Stato, davanti al quale sfileranno molti esponenti antifascisti, da Antonio Gramsci a Sandro Pertini.