La linea d'ombra
La linea d'ombra
Di Joseph Conrad"Avrei dovuto essere in preda allo stupore. E non lo ero. Somigliavo molto ai personaggi di racconti di fate. Non si stupiscono mai di nulla. Quando un cocchio di gala fornito di tutto punto vien fuori da una zucca per portare al ballo Cenerentola, lei non dà un grido. Sale tranquillamente in carrozza e se ne va in contro alla sua eccelsa fortuna". A parlare è il protagonista, di mestiere primo ufficiale di marina, che lascia la nave nei mari orientali sulla quale è impiegato e scende a terra in cerca di un'occasione. L'occasione arriva ed è portare una nave a Bangkok, esserne il capitano. Il protagonista, marinaio come Dantes, ne Il Conte di Montecristo, incappa in una maledizione. Per Dantes, la maledizione parte da una gelosia d'amore, per la voce narrante de La linea d'ombra, la maledizione è una diceria, Burns, primo ufficiale della nave che deve arrivare a Bangkok, per invidia forse – il capitano voleva essere lui – dice al giovane capitano che il vecchio capitano ha maledetto la nave. E, in effetti, la nave salpa e rimane, preda della bonaccia, in mezzo all'oceano. Imprigionati dalla calma e ghermiti dalla peste, gli uomini aspettano. Soli e insieme. Ciascuno col proprio destino e con quello di tutti. Il sottotitolo del romanzo di Conrad, pubblicato a puntate su Metropolitan Magazine (tra il 1915 e il 1916) è "Una confessione". "La linea d'ombra - Una confessione" di Joseph Conrad letto da Peppino Mazzotta.