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Tre soldi I ragazzi di Duchenne

Tre soldi

I ragazzi di Duchenne

Fanno sport, escono con gli amici e studiano all'università: tutto con difficoltà enormi che noi non-disabili non conosciamo, e a volte nemmeno vediamo. Per queste due puntate di Tre Soldi abbiamo raccolto l'invito di Parent Project, l'associazione delle loro famiglie, e abbiamo aperto il microfono a quattro di loro. Il risultato sono quattro storie di vita, di crescita, amicizia e passioni, e qualche sassolino tolto dalla scarpa. Perché ciascuno di loro ha una carrozzina (a volte anche due), una mamma che si fa in quattro, una sorella che vive la disabilità di riflesso, qualcuno ha una fidanzata o un amico con cui andare in vacanza dove si può. Tutti hanno sogni modellati su una malattia genetica progressiva che impone di vivere alla giornata senza sprecare nemmeno una briciola di presente. E nel presente i ragazzi di Duchenne vogliono parlarci di difficoltà, ma soprattutto di traguardi. Silvia Bencivelli ringrazia Giovanni Bellino, Lorenzo Diosi, Samuele Ragona, Jacopo Verardo e le loro famiglie. Con loro, ringrazia tutta l'Associazione Parent Project, e in particolare Marìca Pugliese. Grazie a Fabiana Ruggiero, e un ringraziamento davvero speciale a Gloria Antonini.

Episodi

30 Nov 2024

1. La libertà ha quattro ruote

I ragazzi di Duchenne - Dove si viene a conoscenza del principale alleato di un ragazzo con la distrofia muscolare: la carrozzina. Con la carrozzina si può scendere in campo e diventare un campione di hockey o andare a un appuntamento con una ragazza. Ma la carrozzina è anche il segno esterno più visibile della disabilità, ed è un oggetto fragile e prezioso. Tutto quanto si gioca intorno a un'idea chiave: la difesa della propria autonomia. Silvia Bencivelli ringrazia Giovanni Bellino, Lorenzo Diosi, Samuele Ragona, Jacopo Verardo e le loro famiglie. Con loro, ringrazia tutta l'Associazione Parent Project, e in particolare Marìca Pugliese. Grazie a Fabiana Ruggiero, e un ringraziamento davvero speciale a Gloria Antonini.
01 Dic 2024

2. Una vita a ostacoli

I ragazzi di Duchenne - Dove si scopre che andare a scuola e all'università, per un ragazzo con una grave disabilità motoria, è possibile, certo. Ma si deve prima superare l'ignoranza di molti adulti, la disorganizzazione di certi contesti, e tanti gradini tra il treno e i binari. Dopodiché, una volta laureato, il lavoro dei sogni rischia di rimanere nei sogni. Ma la disabilità esiste perché esistono gli ostacoli, ci dicono loro: i ragazzi di Duchenne, come i loro coetanei, vorrebbero solo trovare il proprio posto nel mondo. Silvia Bencivelli ringrazia Giovanni Bellino, Lorenzo Diosi, Samuele Ragona, Jacopo Verardo e le loro famiglie. Con loro, ringrazia tutta l'Associazione Parent Project, e in particolare Marìca Pugliese. Grazie a Fabiana Ruggiero, e un ringraziamento davvero speciale a Gloria Antonini.