La scrittura, in tutte le sue possibili declinazioni, è stata la "passion predominante" di Saverio Tutino durante i suoi ottantotto, intensi anni di vita. Una consuetudine, una necessità, un modo di sentire e di interpretare il mondo che ha preso di volta in volta la forma più adatta al tempo e allo spazio in cui Saverio si è trovato a vivere: il diario, il racconto, la cronaca, l'articolo, il saggio, la biografia e l'autobiografia. Mai, però, una scrittura astratta, puramente letteraria, assoluta, ma al contrario, radicata nei fatti storici, nei luoghi reali, nelle persone concrete che hanno fatto parte della sua esistenza. Fatti, luoghi e persone che non sono chiusi in un angusto orizzonte nazionale, ma che al contrario coincidono con la dimensione "universale" del pianeta e dei suoi innumerevoli conflitti. Tra i giornalisti, gli intellettuali, gli scrittori italiani del secondo Novecento Tutino, infatti, è l'uomo dei quattro continenti, il testimone di eventi, di personaggi, di complesse dinamiche storiche che possiedono una autentica dimensione internazionale. L'Italia, la Spagna, la Francia, la Somalia, l'Algeria, l'Africa, la Cina, l'America Latina sono stati gli scenari della sua esistenza. Tutti luoghi abitati, conosciuti, vissuti profondamente, da vicino, mai soltanto sfiorati o vissuti da lontano. Un tratto, questo, insolito e raro, tra gli uomini di cultura del secolo scorso. Per questo motivo il modo migliore di raccontare l'esistenza terrena di Saverio ad un secolo esatto dalla sua nascita è forse quello di inserire le pagine della sua vita in un immaginario, ma molto concreto, atlante storico del Novecento, un secolo del quale è stato uno dei testimoni più appassionati e più lucidi. Pagine scritte, innanzitutto, ma anche pagine sonore. Accanto alla scrittura, infatti, Saverio ha coltivato come pochi altri la pratica del racconto orale e della cronaca verbale. Gli archivi della Rai, della Fondazione Archivio del Diario, in parte di radio e televisioni private, sono ricchissime di interviste, dialoghi, testimonianze, interventi con i quali Saverio, con la sua voce gentile, affilata, sorridente e precisa, ha raccontato il mondo nel quale ha vissuto. La "biografia sonora" di Saverio Tutino è articolata in cinque puntate, ognuna delle quali dedicata ad una pagina diversa di quell'Atlante che è al tempo stesso geografico, storico, politico ed esistenziale. La narrazione, affidata alla voce di Guido Barbieri, si svolge attraverso i materiali sonori legati alla vita di Tutino ed è arricchita, in ciascuna puntata, dalla testimonianza dello storico e antropologo Pietro Clemente che condiviso con Tutino alcune delle pagine di questo Atlante: rigoroso, ma al tempo stesso affettuoso, oggettivo, ma anche percorso da quel "fuoco di passione" che ha attraverso ogni istante della sua esistenza. Le scelte musicali sono di Francesco Mandica, la regia è di Marcello Anselmo.