Nel 1999 e nel 2013 si è diffusa, per qualche settimana, la voce che Paolo Nori fosse morto. La prima volta lo conosceva pochissima gente, aveva appena pubblicato il primo romanzo, quando, una notte, ha fatto un incidente in macchina, una due cavalli, che ha preso fuoco. Lui è rimasto imprigionato nell'abitacolo e si è ustionato il 30% del corpo. Se tre uomini non lo avessero estratto in tempo, sarebbe morto davvero. L'altra volta è accaduta nel 2013, a Bologna: attraversava la strada fuori dalle strisce, un motorino lo ha investito, e lui è caduto, ha battuto la testa: trauma cranico, tre giorni in coma farmacologico. Dopo quattro giorni un'agenzia di stampa ha diffuso la notizia che era tra la vita e la morte. Lui dei due gravi incidenti non ricorda molto. E infatti in questo podcast cerca i testimoni, i soccorritori, gli amici, i parenti e tutti coloro che erano vigili allora per farsi raccontare i fatti e le loro emozioni di quei momenti. Due volte che sono morto è una serie di Chora Media per Rai Play Sound è stata scritta e raccontata da me, Paolo Nori. E' stata scritta in collaborazione con Silvia Righini. La cura editoriale è di Sabrina Tinelli.Sound design di Luca Micheli.Post produzione e montaggio Luca Micheli, Mattia Liciotti, Guido Bertolotti.Producer e editing audio Matteo Scelsa.Le registrazioni in studio sono di Luca Possi, Emanuele Moscatelli.Il fonico di presa diretta è Guido Bertolotti.Musiche su licenza Universal Music.Musiche originali addizionali di Luca Micheli
Due volte che sono morto
Nel 1999 e nel 2013 si è diffusa, per qualche settimana, la voce che Paolo Nori fosse morto. La prima volta lo conosceva pochissima gente, aveva appena pubblicato il primo romanzo, quando, una notte, ha fatto un incidente in macchina, una due cavalli, che ha preso fuoco. Lui è rimasto imprigionato nell'abitacolo e si è ustionato il 30% del corpo. Se tre uomini non lo avessero estratto in tempo, sarebbe morto davvero. L'altra volta è accaduta nel 2013, a Bologna: attraversava la strada fuori dalle strisce, un motorino lo ha investito, e lui è caduto, ha battuto la testa: trauma cranico, tre giorni in coma farmacologico. Dopo quattro giorni un'agenzia di stampa ha diffuso la notizia che era tra la vita e la morte. Lui dei due gravi incidenti non ricorda molto. E infatti in questo podcast cerca i testimoni, i soccorritori, gli amici, i parenti e tutti coloro che erano vigili allora per farsi raccontare i fatti e le loro emozioni di quei momenti. Due volte che sono morto è una serie di Chora Media per Rai Play Sound è stata scritta e raccontata da me, Paolo Nori. E' stata scritta in collaborazione con Silvia Righini. La cura editoriale è di Sabrina Tinelli.Sound design di Luca Micheli.Post produzione e montaggio Luca Micheli, Mattia Liciotti, Guido Bertolotti.Producer e editing audio Matteo Scelsa.Le registrazioni in studio sono di Luca Possi, Emanuele Moscatelli.Il fonico di presa diretta è Guido Bertolotti.Musiche su licenza Universal Music.Musiche originali addizionali di Luca Micheli
Episodi
Lista episodi
21 Set 2023
1. Così vecchio
Quando nel 2013 i giornali hanno diffuso la notizia della sua morte, Paolo Nori è diventato famoso come mai prima di quel momento. Lui era in ospedale, in prima in coma farmacologico e poi in riabilitazione: di quei giorni non ricorda nulla, per questo decide di andare a cercare le persone che all'epoca hanno appreso la notizia dalla stampa e farsi raccontare che effetto gli ha fatto. Poi incontra i fratelli Giulio ed Emilio e un caro amico, che ebbero esperienza diretta dell'incidente e si preoccuparono parecchio.
41 min
21 Set 2023
2. Cantare
Quando, nel 2013, a Bologna, un motorino lo ha investito, Paolo Nori è stato tre giorni in coma farmacologico e tre settimane in ospedale. Della sera dell'incidente ricorda pochi dettagli: un intervento pubblico imminente che non aveva ancora scritto e le pizze che stava andando a prendere. Sono stati proprio i titolari della pizzeria in cui era diretto a chiamare i soccorsi, per questo Nori li va a trovare e si fa raccontare i fatti di quella sera. Rintraccia anche il medico e l'infermiera del 118 che lo raccolsero contro il suo volere dalla strada e lo portarono all'ospedale e anche da loro si fa raccontare in che stato lo trovarono. Quella volta, dovettero intubarlo, e per diverso tempo non riuscì a cantare. Ora però canta eccome, anche in russo, anche in questo episodio.
27 min
21 Set 2023
3. Un regalo
"La notizia della mia morte è un'esagerazione", scrisse Mark Twain. Di questa esagerazione, Paolo Nori discute con Matteo Caccia, conduttore radiofonico che apprese la notizia della sua morte dai giornali e ne restò molto colpito. Incontra poi il suo medico, che all'epoca lo seguì nella degenza, e la bibliotecaria che, quando lo rivide per la prima volta camminare tra i libri, lo toccò per accertarsi che non fosse un fantasma. Infine Nori incontra Luca Bottura, che quell'anno lo invitò a intervenire sul palco del Primo Maggio a Roma, dove poté finalmente dimostrare a tutti di essere ancora vivo, per il momento.
33 min
21 Set 2023
4. Cabriolet
È l'aprile del 1999, una notte, rientrando a casa, Paolo Nori a un incrocio si scontra con un'auto e la sua due cavalli va a sbattere. Prende fuoco, la capotte gli si scioglie addosso provocandogli ustioni gravi. L'altra auto è a gas: rischia di esplodere da un momento all'altro. Tre uomini accorrono e lo estraggono dall'abitacolo. Viene portato all'ospedale. Resterà per 77 giorni al Centro grandi ustionati di Parma, curato dal dottor Donatello Di Mascio. Nori non lo vede da allora: lo va a cercare per farsi raccontare in che stato arrivò da lui e come andò quel primo litigio tra loro che ricorda in modo vago. Grazie a Di Mascio trova anche un suo compagno di degenza, Rocco, con cui condivise l'esigenza di indossare una tutina aderentissima.
38 min
21 Set 2023
5. Come prima
Per il fratello Emilio, l'incidente che rischiò di uccidere Paolo Nori fu un vero trauma. Soprattutto fu difficile sopportarlo una volta tornato a casa dall'ospedale perché, Nori scopre solo ora, era insopportabile. Il fratello Emilio ha un ricordo meno tragico di quel passato. Di certo entrambi ricordano che quel momento di crisi coincise con la consacrazione di Nori a scrittore e a un evento, Ricercare, in cui furono letti dei brani in sua assenza e fu acclamato dai presenti. La conferma arriva anche da Martina Donati, all'epoca ufficio stampa del suo libro, che racconta di quando fu strano promuovere il romanzo di una persona bloccata in ospedale prima, e con un cuscinetto per allargare il cuoio capelluto piantato sul cranio, poi.
37 min
21 Set 2023
6. Grazie
Nel momento più difficile della sua vita, mentre era bloccato in ospedale ricoperto di ustioni, il sogno della vita di Paolo Nori, quello di diventare scrittore, finalmente si concretizzava. Nori incontra due scrittori, Marco Drago e Sandrone Dazieri, che raccontano di quel periodo in cui la sua scrittura cominciò a essere apprezzate e riconosciuta come profondamente innovativa. Infine, ritrova due dei tre ragazzi che in quella notte di aprile rischiarono la vita per estrarlo dalla carcassa infiammata della sua due cavalli: Alessandro Mora e Roberto Lambelli, che poi sono anche le due persone grazie alle quali, oggi, lui ha potuto raccontare questa storia.