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Anatomia di una strage -

Il 24 marzo 1944 l'eccidio delle Fosse Ardeatine a Roma, la più grande strage compiuta dai nazi-fascisti in una città occupata. 335 vittime innocenti vengono uccise dai tedeschi con la complicità dei fascisti, come rappresaglia dopo l'azione partigiana di Via Rasella del giorno prima. Dopo la fine della guerra il principale responsabile della strage Herbert Kappler sarà condannato all'ergastolo, ma nel 1977 riuscirà a scappare e a tornare in Germania. Erich Priebke, aiutante di Kappler, viene arrestato in Argentina ed estradato in Italia solo nel 1995. Sarà condannato all'ergastolo nel '98. Un podcast originale di Rai Radio1, di Sara Piselli. Regia di Leonardo Patanè. Per le ricerche d'archivio ringraziamo il Museo Storico della Liberazione di via Tasso a Roma.

Lista episodi

24 Mar 2024

1. Da via Rasella alle Fosse Ardeatine, cosa é successo il 23 e 24 Marzo 1944

Il 23 marzo 1944 un ordigno piazzato dai Gap (partigiani dei Gruppi di azione patriottica) esplode in via Rasella a Roma, al passaggio del reggimento tedesco «Bozen». Muoiono 33 soldati. All'azione di guerra partigiana, i nazisti rispondono con un'atroce rappresaglia: 335 uomini verranno uccisi, dieci per ogni militare tedesco morto. Il luogo stabilito sono le cave di pozzolana situate in via Ardeatina. In meno di 24 ore, la strage si conclude.
25 min
24 Mar 2024

2. Le vittime: i corpi e i nomi

I nazisti per mantenere nascosto l'eccidio fanno saltare in aria le volte delle gallerie delle Fosse Ardeatine, sigillando ogni ingresso. Ma l'orrore si scoprirà lo stesso. I familiari delle vittime, dopo la liberazione di Roma, otterranno che i corpi dei propri cari vengano esumati e riconosciuti. L'equipe guidata dal medico Attilio Ascarelli darà un nome e una tomba a circa 300 persone. Ma ancora oggi la strage ha delle vittime ignote. Il riconoscimento inaspettato di alcune di loro è stato possibile grazie al tenace lavoro di un gruppo di studiosi, che prosegue tuttora, con scenari aperti.
25 min